Le eccellenze dei “Presìdi Slow Food”

Slow Food, l’associazione fondata da Carlo Petrini con lo scopo di riscoprire e valorizzare la grande biodiversità del nostro Paese, è ormai da tempo sinonimo di nicchie d’eccellenza. E l’Emilia Romagna, già nota per essere di fatto una miniera di Dop e Igp, è ricca anche di queste eccellenze: i Presìdi Slow Food.
I Presìdi sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano i territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta.
Nel mondo l’associazione ne ha individuati circa 500 e 13 di questi sono in Emilia Romagna. Si dividono per categorie che nella nostra regione contemplano: razze animali e d’allevamento; pesce, frutti di mare e derivati; latticini e formaggi; frutta fresca, secca e derivati; salumi e derivati carnei; per finire con un pregiatissimo sale.
Ecco quali sono i Prèsidi SLOW FOOD dell’Emilia Romagna:
Vacca bianca modenese
Salmerino del Corno alle Scale
Anguilla marinata tradizionale delle valli di Comacchio
Raviggiolo dell’Appennino tosco romagnolo
Pera cocomerina